Note sul caso Leonardo

Autori

  • Alessandro Serra Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/2059

Abstract

Questo breve scritto di Alessandro Serra, concepito come contributo iniziale per uno studio più ampio – che sfortunatamente non ha mai visto la luce – analizza in maniera sintetica le diverse reazioni suscitate da uno dei più celebri scritti freudiani: Un ricordo di infanzia di Leonardo da Vinci (1910). Dalla riluttanza di Ernst Kris fino all’importante testo di Meyer Schapiro, analisti, psicologi e storici dell’arte si sono ritrovati d’accordo nel respingere le conclusioni generali di questo saggio, salvando le premesse teoriche sulle quali si fonda: lo scritto freudiano rimarrebbe infatti un testo importante nella bibliografia dell’autore solo poiché in esso si delinea per la prima volta una “teoria delle pulsioni” e si formula in maniera compiuta il concetto di “sublimazione” . Ma per Serra questo non è sufficiente. L’Autore riporta un lungo passo dello scritto freudiano, mettendo in luce le influenze storico-critiche che hanno portato alla sua realizzazione; si sofferma poi sul noto errore di traduzione, che trasforma il nibbio di Leonardo nell’avvoltoio di Freud; passa in rassegna le posizioni di Jung e del pastore Pfister (fino a menzionare quella di Christensen, che nel 1944, in uno scritto apparso sull’autorevole “Psychoanalytic Review”, parla addirittura della “aquila di Leonardo”). Così facendo, mentre sottolinea la sequenza di errori presenti nel caso specifico, Serra ribadisce l’importanza del contributo psicoanalitico – e in particolare “psicobiografico” – per una comprensione flessibile del fare artistico, intesa, secondo le parole di Merleau-Ponty che fanno da chiusa al testo, come interpretazione dello “scambio tra avvenire e passato”.

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Come citare

Serra, A. (2010). Note sul caso Leonardo. PsicoArt – Rivista Di Arte E Psicologia, 1(1). https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/2059

Fascicolo

Sezione

Articoli