I segreti della camera oscura: esperienze e ipotesi interpretative sull’opera fotografica di Lady Clementina Hawarden
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/8114Parole chiave:
Lady Clementina Hawarden, fotografia, voyeurismo, perturbante, specchioAbstract
Durante l’epoca vittoriana la Viscontessa Lady Clementina Hawarden effettuò centinaia di scatti fotografici che ritraevano le sue due figlie adolescenti: Clementina Maude e Isabella Grace. Le immortalò per anni tra le proprie mura domestiche principalmente in posa davanti a vetri e specchi. Le ragazze, spesso travestite da personaggi storici non facilmente identificabili, indossavano sontuosi abiti che nelle foto sembrano fondersi con la carta da parati. Cosa spinse Lady Clementina a fotografare ossessivamente le sue figlie? E quali dinamiche psicologiche potevano innescarsi tra la Viscontessa e le giovani donne? Come unici testimoni gli specchi: che segreti potrebbero celare? Attraverso un approccio di tipo psicologico, il lavoro della Hawarden viene messo in relazione alle tematiche del voyeurismo, dell’arte come riparazione, del doppio e del perturbante.
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2018 Antonia Spinelli
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi pubblicati dalla rivista appartengono ai rispettivi autori senza alcuna restrizione.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 International (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.