"Ars combinatoria". L’identità borderline del photocollage
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/5119Parole chiave:
Fotografia, Psicologia, FotocollageAbstract
Il photocollage si presenta dal punto di vista estetico come un linguaggio fortemente ibrido, dal momento che oscilla continuamente tra poli identitari differenti: tra fotografia e pittura, tra cultura alta e cultura popolare, tra manualità e concettualità, tra arte e psicologia. Costituisce, infatti, un mezzo artistico denso di implicazioni psicologiche, tanto che numerosi studi ne hanno appurato la validità in ambito arte-terapeutico.
Nell'articolo si espongono le diverse dinamiche psicologiche connesse con la pratica e con la fruizione di collage fotografici sia di origine clinica, educativa o spontanea, sia realizzati in contesto prettamente artistico. In particolare verranno analizzati alcuni fenomeni significativi: la tendenza all'autorappresentazione metaforica e alla narrazione autobiografica, il coinvolgimento empatico con le figure ritratte nelle fotografie, lo sviluppo della rievocazione mnemonica e dell'immaginazione creativa, le potenzialità curative.
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