Dietro i ritratti religiosi di Tamara de Lempicka. Alla ricerca delle identità nascoste: Mère Supérieure (I)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/5013Parole chiave:
Tamara de Lempicka, Depressione, ReligioneAbstract
Il seguente lavoro rivela l’identità che si cela dietro il dipinto Mère supérieure (1935) di Tamara de Lempicka. La figura ritratta è Suor Thérèse Delphine, all’epoca Madre Superiora del Convento Sanvitale di Parma. L’attenta revisione delle fonti biografiche, i riscontri oggettivi dei luoghi e dei tempi, il supporto di testimonianze significative hanno permesso di ricostruire il contesto in cui l’opera nasce e rivelare finalmente l’identità della protagonista dell’omonimo dipinto. Nel 1935, durante un viaggio in Italia, Tamara ricerca un convento cattolico dove poter trovare ascolto ed alleviare le sue pene. All’epoca la pittrice era sconvolta da problemi fisici e attanagliata da una devastante depressione che ne ostacolavano l’attività artistica. La Lempicka riferisce dell’incontro, avvenuto in quel periodo, con Suor Thérèse. L’episodio sarà talmente significativo per la pittrice da lasciarle un segno profondo nella vita e nella produzione artistica. Ritrarrà immediatamente il volto che l’aveva così colpita ed avrà sempre un rapporto speciale con quel dipinto.
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