L’uomo e l’interazione con l’immateriale. Dimensioni tattili tra arte e tecnologia
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/4218Parole chiave:
Tatto, Interfaccia, PercezioneAbstract
L’uomo contemporaneo è immerso in una dimensione tattile dell’esperienza, una “condizione iperreale” in cui la realtà fenomenica risulta essere alterata da una dimensione sempre più sensoriale. Si assiste alla maggiore contraddizione dell'attuale periodo storico: la subordinazione del corpo all’immaterialità delle tecnologie e il contemporaneo recupero della dimensione sensoriale. La propensione dell’essere umano a virtualizzare evidenzia quelle dinamiche inconsapevoli della mente che fanno della capacità associativa il principale architetto della realtà. Il concetto di esperienza è infatti irrilevante nel momento in cui il soggetto, spinto da una sorta di “fede percettiva”, manifesta di voler applicare alla realtà fenomenica quelle funzioni rapide derivanti dalla digitazione. Funzioni, come quella di “tornare indietro”, che tuttavia non trovano alcun riscontro applicativo nella realtà. Tatto, interfaccia, percezione
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