Intermediality and Immersion in Gaudenzio Ferrari’s "Adoration of the Magi" in Chapel V of the Sacred Mountain of Varallo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2038-6184/11445Parole chiave:
attenzione visiva, immaginazione, immersione, intermedialità, memoria, risposta esteticaAbstract
Questo studio propone che l’intermedialità nell’arte rinascimentale ha un forte impatto sia sullo spazio estetico che sull’attenzione, la memoria e l’immaginazione dell’osservatore. Nel fare ciò, il saggio si concentra sulla visione dell’Adorazione dei Magi che Gaudenzio Ferrari realizzò nella Cappella V del Sacro Monte di Varallo. Come suggerito nel manuale Zardino de Oration, che sottolinea la relazione tra la mente dell’osservatore e le storie percepite, il dialogo tra le arti che convergono nell’immagine di Gaudenzio ha uno scopo specifico, vale a dire, facilitare l’immersione nella scena osservata. L’impatto dell’intermedialità sull’osservatore è accentuato dalla verosimiglianza sia delle figure statuarie che di quelle dipinte. Come suggerisce l’evidenza empirica, alcuni tipi di risposte (ad esempio sorpresa, approccio o distacco) sembrano essere coinvolte durante la contemplazione di spazi estetici simili, a seconda di dove gli spettatori focalizzano la loro attenzione, attivando specifiche reti neurali nel cervello degli osservatori. Inoltre, l’intermedialità sembra guidare alti livelli di attenzione visiva; di conseguenza, ciò che è depositato nella memoria è maggiore per le esperienze di intermedialità che per le tipiche esperienze estetiche, confermando così le affermazioni sulla memoria contenute nel Zardino de Oration.
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