@article{Ferrari_2014, title={Arte e psicoanalisi nella prospettiva di Gombrich}, volume={4}, url={https://psicoart.unibo.it/article/view/4215}, DOI={10.6092/issn.2038-6184/4215}, abstractNote={Ernst H. Gombrich ha sempre mostrato una particolare attenzione nei confronti della psicologia dell’arte intesa come psicologia della rappresentazione (e della fruizione). Inoltre, attraverso la sua amicizia con Ernst Kris che, prima di diventare psicoanalista, era stato un prestigioso storico dell’arte al Kunsthisthorisches Museum di Vienna, Gombrich dedicò alcuni saggi fondamentali al contributo della psicoanalisi allo studio dell’arte.La novità principale e il carattere più originale del suo contributo in questo settore di ricerca (contributo che, a livello teorico, non può essere facilmente distinto da quello di Kris) riguarda l’attenzione alla teoria freudiana del motto di spirito e la sua adesione al concetto di “regressione controllata al servizio dell’Io, introdotta dalla cosiddetta Psicologia dell’Io. Ciò ha consentito a Gombrich non solo evidenziare una perfetta relazione fra la concezione teorica di Freud e il suo atteggiamento conservatore in campo estetico, ma anche di utilizzare la psicoanalisi al fine di sottolineare il carattere storico e culturale sia dei processi di rappresentazione che di fruizione. }, number={4}, journal={PsicoArt – Rivista di arte e psicologia}, author={Ferrari, Stefano}, year={2014}, month={gen.} }